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Coordinamento \ editor
Sergio Bologni

Amministrazione e pubblicità \ administration and advertising
Maria Pina Ruiu, Emanuela Peccatori, Flavia Del Buono, Luciana Labardi, Lucia Berna, Anna Rita Sarteanesi

Progetto grafico, illustrazioni \ graphic design and illustrations
Cristina Guidotti - Tip. Madonna della Querce

Ufficio Stampa \ public relations
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Foto \ photography
Mauro Sini

Servizi Tecnici \ technicians
Patrizio Laiali, Andrea Gori, Mario Banchi, Giovanni e Vincenzo Tramonti, Sergio Valecchi, Francesco Rossi, Riccardo Rossi

Service audio \ luci
Baccano - Audio & Lights

Scenografia \ scenography
Gabriele Valentini

Logistica \ catering
Alessandra e Adriano Mazzetti, Brunella Mosci, Anna Roncacci, Dania Conciarelli, Rossana Morgantini, Costanza Calosi, Elena Cappelletti, Rosaria Ricci, Nada Torelli

Traduzioni \ translations
Suzanne McMillen

Hanno collaborato \ collaborators
Laura Mowforth, Fabrizio Bardelli, Claudio Rossi, Mario e Silvana Marabissi, Mariachiara Bologni, Mauro Morgantini, Romano Mercorelli, Agriturismo Poggio Mori, Don Fabrizio Ilari, Barbara Rossi, Fabio Lorenzini

Sarteano Jazz & Blues: passato, presente e futuro.

All’inizio era Venerdì Jazz, una rassegna invernale, nata quasi per caso nel 1990 per riunire gli irriducibili appassionati della zona e movimentare le sonnolente serate invernali. Sotto ogni campanile c’era un gruppetto di “iniziati” e capitava (e capita) di ritrovarsi qua e là (a Siena, a Perugia, a Orvieto...) ogni volta che veniva suonata musica un po’ diversa, da quella che si ascolta di solito alla radio o alla tv. La scommessa era di proporre qualcosa per la quale valesse la pena di farsi un po’ di chilometri, in una fredda notte di gennaio o di febbraio, per arrivare fino a Sarteano. Di solito il gioco valeva la candela, sia per gli organizzatori, sia per gli spettatori. Oddio, talvolta succedeva che eravamo davvero pochi e allora, dopo qualche anno, nel 1997, provammo ad andare incontro al nostro pubblico, organizzando concerti nei paesi limitrofi. Il risultato fu buono, ma che fatica! Nel 2001 ancora un cambio di rotta: Venerdì Jazz diventò Sarteano Jazz & Blues e da rassegna invernale assunse la forma di festival, all’inizio dell’estate. Fu un grande successo: la manifestazione diventò finalmente popolare e si cominciarono a riempire le piazze. In quegli anni il festival acquistò nuovi importanti sponsor, privati e istituzionali, che ci permisero di ospitare artisti di livello internazionale. Poi –magari il pubblico non se n’è neanche accorto- negli ultimi anni abbiamo faticato a mettere insieme il cartellone, perché è stato sempre più difficile trovare i finanziamenti. Se abbiamo potuto mantenere un buon livello, dobbiamo dire grazie soprattutto a Siena Jazz, istituzione benemerita, che sentiamo molto vicina e che non ci ha mai voltato le spalle nei momenti difficili. Anche il Comune di Sarteano e la Provincia di Siena ci hanno sempre sostenuto, insieme alle banche che storicamente hanno contribuito finanziariamente alla manifestazione, cioè il Monte dei Paschi e il Credito Cooperativo di Chiusi (ora Banca Valdichiana). Ma, taglia taglia, a un certo punto, nell’inverno 2011, sembrava che non si riuscisse ad andare più avanti. Facemmo varie riunioni in seno alla Nuova Accademia degli Arrischianti (l’associazione organizzatrice), ma alla fine non sapevamo che pesci prendere. Poi l’incontro con l’immobiliare Monteverdi e il suo “patron” Michael Cioffi ha cambiato radicalmente le nostre prospettive, conducendo a una nuova “svolta” nella formula del festival: concerti a fine agosto, anche a Castiglioncello del Trinoro. E’ andata bene nel 2011 e anche meglio nel 2012, nonostante la crisi.

In questi ventitré anni, sui nostri palcoscenici si sono esibiti i migliori jazzisti italiani, come Paolo Fresu, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, Claudio Fasoli, Franco D’Andrea, Gabriele Mirabassi, Maurizio Giammarco, Giovanni Tommaso, Stefano Battaglia, Antonello Salis, Lino Patruno, Nunzio Rotondo, Rosario Giuliani, Roberto Gatto, Fabrizio Bosso, Stefano Bollani, Rita Marcotulli -solo per citare i nomi di spicco- e alcune star internazionali, come Benny Golson, Famoudou Don Moye, Phil Minton, Veryan Weston, David S.Ware, John Taylor, Kenny Wheeler, Jason Marsalis, Irio De Paula. Alcune volte il festival ha “sconfinato”, sempre con proposte di qualità, mandando in scena artisti come Sergio Caputo, i Tenores di Bitti o Quintorigo. Dal 1994 al 2002 Sarteano Jazz ha proposto il gospel, interpretato da cori statunitensi e italiani. Anche per il blues sono stati selezionati grandi professionisti che hanno regalato ore di musica indimenticabili, come Lurrie C. Bell, Andy J. Forest e Roberto Ciotti. Infine si sono esibite molte esuberanti street band, e dal 2009 fanno parte integrante del programma musicale del festival, riscuotendo applausi e simpatia da parte del folto pubblico. Tra le varie iniziative del festival sono da ricordare le mostre fotografiche e i concorsi per nuovi talenti “Intenational D.O.C. Jazz” (1997) e “All The ColorS Of BlueS” (2003), e il gemellaggio con il festival Idill Jazz & Blues Napok (Ungheria, 2009 e 2010).

Ormai la manifestazione è consolidata. I volontari che ci lavorano sono una ventina e ognuno sa quello che deve fare. Il pubblico ci segue, anche sul web e sui social network. Ogni anno sono almeno un migliaio coloro che si mettono in fila dietro alle marching band o sono rapiti dalla musica, nei suggestivi angoli medievali del capoluogo e della sua unica frazione.

Il futuro? A noi il festival piace così: tre/quattro giorni nei quali il jazz e il blues sono protagonisti, ma senza la paura di aprire le porte a musica “altra”, purché di qualità. Una scelta diversa quindi da quella fatta da altre –rispettabilissime- manifestazioni musicali della nostra zona, che hanno messo al centro la “kermesse”, la festa. Il jazz non è musica da stadio e noi abbiamo preferito le location che permettessero di ascoltare, senza troppe distrazioni. Si va avanti: buona musica a tutti! (Sergio Bologni)
Sarteano Jazz & Blues: past present and future.

At the beginning, it was Friday Jazz, a winter music interlude, born almost by chance in 1990 to unite the unrelentless talent and passionate performers of the area, keeping sleepy winter evenings alive. Beneath every citadel there was a group of musicians that happened to find each other here and there, in Siena, Perugia, Orvieto...etc. Each time different music was played, different from that which is heard on the radio or the tv. The aim was to propose something for its value and it’s worth within a few miles or kilometers, during the cold nights of January and February to arrive finally in Sarteano. Usually, the game was worth the effort, either for the organization or the public. Certainly, sometimes there were only a few and after a few years, in 1997, we tried to affront an audience, organizing concerts in the neighboring cities. The results were positive, but what a tiresome effort! In 2001 there was another directional change: Friday Jazz became “Sarteano Jazz & Blues” and from a winter festival became a festival at the beginning of the summer. It was very successful: it became popular finally and began to fill up the public squares. During those years, the festival acquired new, important sponsors, both private and institutional, that permitted the inclusion of artists of international fame. Maybe the public did not even realize, recently, we have had a difficult time to put together a program because it was always more difficult to find funds. If we have been able to maintain a certain standard, we have to give thanks to Siena Jazz, the sponsor who has given us the most suppport and who has never abandoned us even in the most difficult moments. The Municipality of Sarteano and the Province of Siena have supported us always, together with the banks Monte dei Paschi and Credito Cooperativo di Chiusi (now Banca Valdichiana). But, after cuts and more cuts, at a certain point, in the winter of 2011, it seemed that it would fail. Various meetings within the organization of the Nuova Accademia degli Arrischianti (the organization responsible for the festival) did solve the problem. The meeting with the real estate company, Monteverdi and its owner, Michael Cioffi, changed our perspective radically, guiding us in a new direction for the festival: concerts at the end of August also at the Castiglioncello del Trinoro. It went well in 2011 and better in 2012, despite the crisis.

During the past 23 years, we have seen some of the best Italian jazz musicians: Paolo Fresu, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, Claudio Fasoli, Franco D’Andrea, Gabriele Mirabassi, Maurizio Giammarco, Giovanni Tommaso, Stefano Battaglia, Antonello Salis, Lino Patruno, Nunzio Rotondo, Rosario Giuliani, Roberto Gatto, Fabrizio Bosso, Stefano Bollani and Rita Marcotulli to cite a few. Stars of international fame have been Benny Golson, Famoudou Don Moye, Phil Minton, Veryan Weston, David S.Ware, John Taylor, Kenny Wheeler, Jason Marsalis and Irio De Paula. Sometimes the festival exceeded its limits for quality, proposing artists like Sergio Caputo, The Tenores of Bitti, and Quintorigo. From 1994 to 2002 Sarteano Jazz proposed gospel, with Italian and US choruses. Also blues famous performers like Lurrie C. Bell, Andy J. Forest and Roberto Ciotti gave hours of unforgetable musical performances. There were also a multitude of lively street bands and, since 2009, they are an integral part of the musical program, receiving applauses and compassion from the public. Among the various initiatives of the festival, are the photography exhibit and the new talent contest entitled “Intenational D.O.C. Jazz” (1997) and “All The ColorS Of BlueS” (2003), and the twinning of the festival entitled “”Idill Jazz & Blues Napok (Hungary, 2009 e 2010).

Now the festival is solid. The 20 volunteers who work, know what to do. The public follows us on the www and on all the social networks. Every year there are thousands who line up behind a marching band or who are swept away by the music within the suggestive medieval corners of the main setting (Sarteano), its sole location.

The future? We like the festival like this: three/four days in which jazz and blues are the protagonist, but there is no fear of opening the festival to other musical elements of quality. A choice made by other respected musical festivals in our area who have put music as a central theme to their festivals. Jazz is not music for a big amphitheater and we have preferred the place that allows it to be heard, without many distractions. Moving along: enjoy the music! (Sergio Bologni, trad. Suzanne MacMillen)
 
20122011

2010

20092008200720062005200420032003W2002200120001999199819971996199519941993199219911990
 

gemellato con Idill Jazz & Blues Napok
con il patrocinio dell'Accademia d'Ungheria in Roma

Il festival SARTEANO JAZZ & BLUES è ideato e prodotto dalla  NUOVA ACCADEMIA DEGLI ARRISCHIANTI - VIA DELLA VILLA snc - 53047 SARTEANO (SIENA) -I     TOSCANA

 

Pagine aggiornate il 17/08/13